Storia

Tutto è cominciato da un sogno, 15 anni fa

Ci sono progetti che nascono a tavolino, dal ragionamento e dal calcolo dei fattori di rischio.

In altri casi la razionalità copre un ruolo minimo, e le decisioni prendono forma da sé, in un susseguirsi di scelte che sembrano essere inevitabili.

La mia storia fa parte della seconda tipologia, e come le storie migliori ha un inizio, uno svolgimento ricco di colpi di scena e una fine – che sono ancora in procinto di scrivere.

Una forza motrice che associo al destino ha iniziato a indicarmi la strada mandandomi segni, e indizio dopo indizio mi ha lasciato lì, su quel sentiero che avrebbe reso ogni mia intenzione improvvisamente chiara.

Uno svolgimento ricco di colpi di scena...
Una forza motrice che mi ha indicato la strada...

Primo segno

Il Sogno

Hai mai avuto uno di quei sogni che ti fanno svegliare la mattina con la sensazione d’essere stato in un’altra dimensione della vita attuale?

Res_00014
C'era un terreno incolto, selvaggio...

Sogni semplici, insospettabili, ma che rimangono scolpiti nella tua mente negli anni a venire, a volte sopiti e dormienti, ma pronti a riprendere vita, come le braci di un fuoco mai estinto.

Un mattino di circa 15 anni fa mi svegliai con una serie di immagini vivide impresse nella mente. Non sono solito ricordare i sogni, figurarsi così in dettaglio, ma questa volta, per qualche motivo, è andata diversamente.

C’era un terreno incolto, selvaggio, e sul terreno due torrenti, che confluivano nei pressi di una vecchia cascina diroccata.

A distanza di anni ho continuato a ricordare anche i più piccoli dettagli: i colori, gli odori, persino il suono dell’acqua che scorreva fra le sponde, come se dentro di me avessi saputo che un giorno ne avrei colto il significato e compreso le implicazioni.

Secondo segno

L’occasione

Perché ogni tanto la vita prende una svolta inaspettata per puro caso…

Una sera, più per svagarmi che per vero interesse, iniziai a navigare il web alla ricerca di offerte cambia-vita, soluzioni ai mali, lotti di terreno.

Un annuncio particolare colpì la mia attenzione…

“Vendesi lotto di terra a Murazzano, 14 ettari, possibilità di coltivare. Terreno segnato da due ruscelli, con cascina da ristrutturare.”

Qualche giorno dopo ero con l’agente immobiliare.

Ero spinto da una potente forza interiore, non sapevo bene cosa stessi cercando né come spiegarlo a chi era lì per vendermi un progetto concreto.

Arrivato a Murazzano fu tutto chiaro: mi trovavo, dopo 15 anni di attesa, nel luogo del mio sogno.

Terzo segno

La Madonnina

“Anno 1904, costruito per nostra signora di Hal, patrona di Murazzano, per opera della famiglia D.Pelleri”

Visitare quel posto, identico a quello della mia memoria, mi scosse a tal punto che volli tornarci appena due giorni dopo insieme alla mia compagna.

Esplorandolo assieme ci imbattemmo in un pilone votivo, nascosto da un anfiteatro di alberi dissimili dalla vegetazione circostante.

Dalla cima del pilone, protetta da un vetro, vegliava una madonnina. Sul basso una targa con i dettagli della costruzione: “anno 1904, costruito per nostra signora di Hal, patrona di Murazzano, per opera della famiglia D.Pelleri”.

Sul basso una targa con i dettagli della costruzione...

Ci bastò vederla per capirne l’importanza: quella Madonna era l’elemento mancante nel quadro energetico del luogo, e in qualche modo sembrava simboleggiare lo strano incrocio di coincidenze che mi avevano portato lì. Così ci decidemmo all’istante:

quel terreno era nostro ma l’avremmo comprato solo a patto che ci venisse venduto completo di tutti i suoi elementi costitutivi, inclusa la Madonnina.

Fu qui che il destino diede la svolta...

Iniziammo le trattative, e sembrava dapprima impossibile trovare un accordo. 

La statua era un ricordo di famiglia e in quanto tale non inclusa nella vendita. Fu qui che il destino diede la svolta, e quando quasi ci eravamo arresi alla convinzione dei proprietari, il capofamiglia decise di rinunciarvi.

Ce lo comunicò con dolore, quasi con impotenza. Raccontò che le chiavi del pilastro, da sempre conservate nel medesimo gancio, erano improvvisamente scomparse…

La signora di Hal aveva deciso di restare

[sezione sull’attualità]